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Cooperazione


Progetto "Salute e Migrazione" in Ecuador

Dal novembre 2018 al novembre 2020, Synergasìa ha attuato un progetto di Cooperazione con l’ospedale Universidad Técnica Particular de Loja (UTPL) nella città di Loja, in Ecuador. 

Secondo i dati del report The Regional Refugee and Migrant Response Plan (RMRP) for Refugees and Migrants from Venezuela dell’UNHCR del 2020, il numero di servizi sanitari forniti ai rifugiati e ai migranti del Venezuela in Ecuador è aumentato in modo proporzionale dal 2015, portando questi ultimi ad essere un importante bacino d’utenza per il sistema sanitario pubblico. Secondo i dati del Ministero della salute formulati nel mese di Aprile 2019 più di 188,000 prestazioni sanitarie sono stati fornite a cittadini venezuelani nel 2018 e più di 129,000 nel 2019 (fonte: Ministry of Public Health – MSP).   

L’ospedale UTPL, nell’ottobre 2014, ha creato il “Migration Health Institute” una struttura funzionale orientata alla ricerca, assistenza e insegnamento sulle questioni migratorie. In Ecuador, la migrazione è un argomento di interesse comune perché è un fenomeno che, come esplicitato precedentemente, ha fortemente colpito il territorio. 

Synergasìa si è inserita in questo contesto mediante la Cooperazione con l’ospedale UTPL per informare le parti interessate, a livello locale e nazionale, riguardo all’introduzione del primo Centro sanitario specializzato per la cura dei migranti e delle loro famiglie. 

© Nilowfer Awan
© Nilowfer Awan

I beneficiari interni di questo progetto sono stati i medici e gli psicologi dell’UTPL, così come i familiari migranti del personale ospedaliero.  

I beneficiari esterni sono stati i migranti in transito e senza documentifamiliari immigratimedici psicologidi diverse strutture sanitarie pubbliche e private, le comunità di migranti ritornati e le loro famiglie, le istituzioni, corporazioni, associazioni con interesse per la salute e la migrazione, la Rete pubblica: Ospedali e Centri sanitari, la Diocesi di Loja e i media. 

Gli obiettivi che questa Cooperazione si è proposta di portare avanti sono stati: pubblicizzare lo scopo e la portata del primo Centro specializzato per l’assistenza sanitaria dei migranti e delle loro famiglie, evidenziare che l’implementazione del Centro Medico ha mirato a promuovere migliori condizioni di vita e a ridurre i problemi di salute causati dalla migrazione. E infine preservare il contributo che l’inserimento di un primo centro di assistenza medica accompagnato dal sostegno di enti nazionali e internazionali ha dato al sistema sanitario. 

I servizi forniti si sono articolati in: organizzazione di giornate mediche presso il centro e consultazioni psicologiche. 

Dopo aver intervistato i leader dei gruppi di migranti e i membri del gruppo della mobilità umana, è risultato evidente che l’impatto del centro di assistenza ai migranti è stato positivo nella comunità perché, servendo una popolazione considerevole, ha generato la consapevolezza dell’importanza della salute fisica e mentale di persone che inizialmente hanno mostrato resistenza a causa della mancanza di conoscenza. 

È stato importante, come centro di attenzione, appartenere all’Ospedale UTPL per il prestigio che rappresenta, generando fiducia nei pazienti che vi si recano per un consulto. La comunità di migranti venezuelani ha avuto la prospettiva di sentirsi accompagnata e ha osservato l’opportunità di poter curare aspetti importanti, soprattutto emotivi, che sono coinvolti nel momento della migrazione.  

Per quanto riguarda le istituzioni che fanno parte della rete della mobilità umana, hanno sentito il sostegno e la volontà di collaborare alle attività svolte a favore dei migranti.